PON C3: Riace- Paese dell’accoglienza

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Riace (RC) - Il paese dell'accoglienzaQuando si nomina Riace, subito tornano alla mente i famosi bronzi ritrovati nel 1972 nelle acque antistanti il piccolo paese della Locride e custoditi a Reggio Calabria. Invece a Riace bisognerebbe associare termini come accoglienza e integrazione.
Qui da diversi anni si sta realizzando un’apparente utopia: l’immigrazione non è un problema, ma può essere una risorsa, una speranza, un arricchimento reciproco. Recuperando le case abbandonate da diversi flussi emigratori, Riace è diventato un eco-villaggio dove rifugiati stranieri, turisti e nativi convivono in armonia. Un modello d’integrazione che integra accoglienza esviluppo economico che viene imitato da altri comuni della Locride.

Nell’ambito del PON C3 "Un mondo diverso è possibile", un gruppo di studenti dell’istituto ha avuto il piacere di visitare Riace e di conoscere da vicino questa splendida realtà.

Riace è un mondo in miniatura dove colori, suoni, culture convivono in armonia. Nei vicoli di Riace bambini provenienti da paesi stranieri rianimano con la loro gioia di vivere un borgo che altrimenti sarebbe popolato prevalentemente da anziani.
L’Associazione Città Futura “G. Puglisi” di Riace, che per prima ha accolto gli immigrati a Riace, è infatti un centro di seconda accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo provenienti da: Eritrea, Afghanistan, Somalia, Etiopia, Iraq, Serbia, Libano, Ghana, Palestina, Libano, Palestina, Ciad, Costa D’Avorio, Burkina Faso, Mali, Bangladesh, Benin, ecc…

Tutto ha avuto inizio il 1 luglio 1998, con uno sbarco di 300 curdi sulla costa Ionica. Da allora Domenico Lucano, attuale sindaco di Riace, si è impegnato con l’aiuto degli abitanti del paese per l’accoglienza dei rifugiati. Ma la vera sfida vinta è stata trasformare l’emergenza in un’opportunità. Dopo la ristrutturazione di case per l’acccoglienza dei migranti il vecchio borgo ha iniziato a rifiorire.
Ed assieme alle pietre sono rinate le vecchie tradizioni, la vecchia lingua, il vecchio artigianato, i laboratori degli antichi mestieri altrimenti condannati ad essere dimenticati. Oggi a Riace sono presenti diversi laboratori dove lavorano uno accanto all’altro immigrati e giovani riacesi: ceramica, vetro artistico, tessitura, ricamo, cioccolata equo-solidale, falegnameria e una bottega del Commercio equo e solidale.

Riace merita assolutamente una visita, i turisti vengono accolti dall’Ass. Città Futura “G. Puglisi” nell’albergo diffuso di Riace Village; 25 case del borgo antico, con una disponibilità di circa 130 posti letto. Il tutto in pieno stile sostenibile anche dal punto di vista ambientale,ad esempio viene tutelato l’asino che viene usato per raccogliere i rifiuti porta a porta.

Un grazie di cuore al sindaco Domenico Lucano, l’Associazione Città Futura, e tutti gli abitanti di Riace per l’accoglienza che ci hanno riservato e per averci fatto sentire orgogliosi di essere italiani e per averci dimostrato che un mondo migliore non solo è possibile ma già esiste!

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