PON 2014: C1 La France nous appelle Viaggio-Studio in Francia

PON 2014: C1 La France nous appelle Viaggio-Studio in Francia

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Personale scolastico

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Progetto PON C1-FSE-2014-269 “LA FRANCE NOUS APPELLE“ Viaggio-Studio in Francia – Periodo di effettuazione 31/08 – 20/09/2014.

L’IISS “Colamonico-Chiarulli” è impegnato a migliorare le competenze linguistiche dei suoi alunni, al fine di assicurare un più agevole inserimento nel mercato del lavoro e una migliore prosecuzione degli studi in campo universitario. A tale scopo ha partecipato al bando 676 del 23/01/2014, patrocinato e finanziato con procedura straordinaria dal Fondo Sociale Europeo (FSE), che si propone di favorire la conoscenza di alcune lingue comunitarie con il metodo di apprendimento di full immersion all’estero. La strategia “Europa 2020” sostiene, infatti, che l’apprendimento non può essere confinato all’interno del contesto scolastico ma si realizza, per la maggior parte, al di fuori di esso.

In questa prospettiva, il nostro Istituto consentirà ad un gruppo di quindici studenti di realizzare un viaggio studio in Francia, e precisamente a Parigi, dove frequenteranno un corso di sessanta ore di lingua francese, propedeutico al conseguimento della certificazione finale DELF di livello B1. In termini più tecnici, si parla di progetto PON C1-FSE-2014-269 intitolato “LA FRANCE NOUS APPELLE“, rientrante nel quadro della Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007/2013 per l’attuazione del Piano d’Azione e Coesione finalizzato al miglioramento dei servizi pubblici collettivi al Sud. Il Piano di Azione e Coesione (PAC), avviato nel 2011, consiste in una serie di interventi destinati a consolidare il processo di accelerazione del Mezzogiorno, definendo un’azione strategica di rilancio e propulsione ai programmi che registrano un grave ritardo di attuazione. Il sistema dell’istruzione rientra nei quattro ambiti prioritari di interesse cruciale a livello nazionale insieme con l’agenda digitale, l’occupazione e le infrastrutture ferroviarie. In altri termini, l’obiettivo del Piano è di spendere bene i fondi disponibili, per evitare che le risorse comunitarie siano sprecate o addirittura revocate, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi. L’inserimento del settore dell’istruzione nel Piano di Azione e Coesione se, per un verso, è un’ottima occasione, riservata alle scuole meridionali, di avere ulteriori risorse finanziarie per accrescere le competenze chiave degli alunni, per combattere la dispersione scolastica, per attenuare il fenomeno dei drop-out e per favorire la circolazione degli studenti in tutto il territorio europeo, d’altra parte impone l’adozione di regole precise, di procedimenti rigorosi e trasparenti, l’applicazione di precise “piste di controllo”, affinché sia possibile dimostrare all’Unione Europea e alla socialità dei cittadini che i fondi ricevuti sono stati spesi correttamente e a vantaggio dei più meritevoli. Ecco perché la scuola è tenuta a documentare puntualmente la realizzazione del progetto, ad esplicitare pubblicamente i criteri adottati per la selezione dei partecipanti, a dichiarare i risultati ottenuti e i progressi registrati dalla situazione iniziale a quella finale. Ogni operazione deve essere riportata all’interno della piattaforma del sistema informativo dei Fondi Strutturali, in modo che la “tracciabilità” delle operazioni sia sempre verificabile anche da remoto. Le proposte di consistenti investimenti nel settore dell’istruzione pubblica sono un indice positivo dell’importanza attribuita alla scuola per il raggiungimento degli obiettivi di “Europa 2020”; con la speranza che i provvedimenti governativi siano coerenti con le affermazioni di principio, appare indubbio che, nell’opinione pubblica, si stia consolidando la convinzione che una seria formazione scolastica è l’unica leva in grado di fare conseguire al Paese i traguardi che si è prefissato per i prossimi anni. In particolare, l’uso corrente delle lingue straniere appare un veicolo fondamentale per lo scambio di persone e di idee, in una logica di condivisione, di integrazione e di inclusione sociale. L’approccio metodologico allo studio delle lingue è radicalmente mutato nel corso degli ultimi anni: le regole sintattiche e grammaticali, che pure sono importanti e vanno imparate, non devono essere assimilate in maniera astratta ma contestualmente alla conversazione e alla comunicazione diretta. Alle lingue straniere vanno applicate le stesse regole semantiche e comunicative che si adottano per la lingua madre, in cui si parte dalla comprensione e dalla espressione di concetti elementari e di uso corrente nell’ambito della vita sociale, del lavoro e del tempo libero, per poi passare a costrutti più complessi e strutturati. Per questo motivo diviene essenziale vivere e soggiornare in territorio straniero, in cui si è “condizionati” a parlare e a comunicare senza intermediari, dove si apprendono frasi idiomatiche, modi di dire e di percepire la realtà anche non abituali, in cui l’apprendimento e la conoscenza è fatta “in situazione” con il coinvolgimento diretto e personale. II progetto formativo, realizzato dall’IISS “Colamonico – Chiarulli” per l’apprendimento della lingua francese, è destinato ad un gruppo di quindici studenti frequentanti le classi terze e quarte nell’anno scolastico 2013/2014. La selezione degli alunni è avvenuta sulla base dei criteri inseriti nella Circolare straordinaria 676/2014 (FSE) e deliberati dal Collegio Docenti. Trattandosi di un PON C1, il percorso formativo deve concludersi con la certificazione esterna, rilasciata da un istituto autorizzato; é perciò indispensabile che il gruppo dei partecipanti sia omogeneo per quanto concerne il livello di ingresso di conoscenza della lingua francese. La durata del percorso formative sarà di 60 ore, articolate in 3 settimane di soggiorno a Parigi, da svolgersi dal 31 agosto al 20 settembre 2014. Due tutor, in possesso delle competenze linguistiche specifiche per la realizzazione del progetto e selezionati con apposito bando, fungeranno da docenti accompagnatori. E’ stata già realizzata, in sede, una sessione propedeutica di 15 ore, con frequenza obbligatoria per i partecipanti, finalizzata al riequilibrio linguistico del gruppo, alla preparazione culturale e geografica sul territorio di soggiorno ed alla somministrazione di test di ingresso, tenuta da una docente madrelingua opportunamente selezionata. II finanziamento delle attività é a totale carico della Programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013 – Programma Operativo Nazionale: “Competenze per lo Sviluppo” 2007IT051PO007 – finanziato dal FSE – Avviso per la presentazione delle proposte relative alle Azioni C1 “Interventi formativi per lo sviluppo delle competenze chiave” per le Regioni: Calabria, Puglia, Sicilia. A conclusione dell’attività formativa sarà obbligatorio per i corsisti sostenere gli esami presso l’Alliance Française per il conseguimento della certificazione secondo il Quadro di Riferimento Europeo per la conoscenza delle lingue.