Moro Ri-Vive per gli studenti del Colamonico-Chiarulli

Il giorno 4 aprile 2022 nell’Auditorium Vitolla della sede Colamonico, nell’ambito del progetto “Moro vive” promosso dal Consiglio regionale della Puglia, al fine di mantenere viva la memoria e diffondere il pensiero dello statista pugliese Aldo Moro, si è tenuto l’atteso incontro con l’on. Gero Grassi, già membro della seconda Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro.

L’obiettivo della scuola ospitante, della Dirigente e dei docenti referenti era far conoscere agli studenti delle classi quarte e quinte le pagine di storia della seconda metà del 900 e il pensiero e l’opera di Aldo Moro come padre Costituente, uomo di governo e docente- educatore. Il relatore si è soffermato nella prima parte del suo intervento, in riferimento al titolo scelto per l’incontro “La persona prima di tutto”, sui diritti costituzionalmente garantiti, invitando i giovani studenti ad una lettura attenta della Costituzione e a difendere i diritti di libertà “giorno per giorno”.

Ancora, ha insistito sul ruolo dei giovani come costruttori di pace attraverso il riconoscimento dei diritti inviolabili della persona, del principio dell’autodeterminazione dei popoli con riferimento alla posizione di Moro sulla questione palestinese, del rispetto del diritto internazionale e della sovranità degli Stati, della cooperazione internazionale. Ha citato in questo momento storico drammatico, a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, anche altri teatri di guerra presenti nel mondo dicendo che non basta “sventolare una bandiera della pace” ma farsi promotori e parte attiva di una cultura di pace e solidarietà umana.

Ha chiesto agli studenti impegno, studio, ricordando il ruolo del ministro dell’istruzione Aldo Moro per l’alfabetizzazione delle masse contadine dei primi anni 60, la riforma della scuola media, l’introduzione dell’Educazione civica e il costante pensiero nella sua attività politica e di governo e come docente universitario, negli anni della contestazione studentesca di fine anni 60 e degli anni 70, ai giovani a cui la politica ed i partiti politici, a suo dire, dovevano dedicare attenzione, contrastandone il distacco e la disaffezione.

Nella seconda parte dell’incontro, Grassi ha riportato le risultanze della seconda Commissione Parlamentare d’inchiesta sul sequestro e l’uccisione dell’on. Moro, inquadrando quella dolorosissima vicenda della nostra storia repubblicana nel contesto storico-politico nazionale ed internazionale e denunciando una “verità negata” per la quale si batte da tanti anni. Ha rappresentato istituzioni contrastate dall’eversione terroristica, dalle mafie, dai tentativi di involuzione ed inquinamenti, deviazioni di poteri occulti, interessi internazionali geopolitici contrastanti con la politica inclusiva di Moro tendente ad allargare la dialettica democratica, l’area di governo e la democrazia dell’alternanza.

Gli studenti, da parte loro, hanno considerato questa iniziativa della scuola assai apprezzabile per il contributo dato loro alla conoscenza di pagine di storia della seconda metà del novecento e alla riflessione sui complessi processi geopolitici, economici e sociali che l’hanno guidata e ancora oggi la determinano, sulle nostre democrazie “imperfette” e istituzioni da difendere attraverso l’impegno e la mobilitazione dal basso di tanti, e sul pensiero e l’opera di Aldo Moro. Non è stato un omaggio alla memoria ma uno scoprire a loro dire, anche per le domande, gli interrogativi che si sono posti, attraverso Moro, tante chiavi di lettura di una realtà complessa che, al bando di ogni superficialità e demagogia, richiede uno sforzo di partecipazione e comprensione critica di cittadini consapevoli, costruttori di pace, libertà e giustizia.

 

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